L’AI per il go-to-market non è più un’opzione simpatica da pitch deck, ma un arsenale operativo che separa chi scala da chi twitta. I 21 strumenti selezionati non sono “carini” ma brutali: accelerano, misurano, predicono. E dietro ogni prompt ben scritto c’è un’azienda che ha smesso di copiare per cominciare a dominare.
Nel frattempo, la narrativa si fa apocalittica. La superintelligenza non è più una possibilità teorica, è un conto alla rovescia. E se qualcuno crede ancora di avere “il controllo”, dovrebbe chiedersi chi sta davvero scrivendo le regole. Spoiler: non è un essere umano.
Sul fronte copyright, la schizofrenia legale prosegue. L’industria festeggia sentenze favorevoli come se bastassero a salvare un modello economico obsoleto. Hollywood nel frattempo finge di innovare a colpi di deepfake da TikTok, mentre la vera rivoluzione avviene lontano dai riflettori: nelle GPU, nei data center, nei contratti B2B di OpenAI.
Già, perché OpenAI ha smesso i panni da chatbot del popolo e si è infilata l’uniforme da contractor in stile Palantir. Custom modelli per chi spende almeno otto zeri, spionaggio aziendale travestito da enterprise AI. Chi voleva democratizzare l’intelligenza artificiale, ora firma NDA con Fortune 100.
Neuralink intanto spinge l’interfaccia uomo-macchina nella dimensione invisibile. Morra cinese col pensiero? È successo davvero. Mentre la Cina sorpassa a sinistra con BCI vascolari che sfidano la paralisi. Altro che transumanesimo in PowerPoint.
In tribunale, l’intelligenza artificiale ha smesso di essere ospite e sta diventando imputata. Giudici americani decidono cosa sia “originale”, mentre il DDL 2316 italiano fa un gesto clamoroso: regolamentare prima degli altri. Primo round vinto, ma ora servono le aziende a sostegno. E il venture capital tricolore? Un club privato con più strategia che capitale.
Alibaba sorprende con “Grape”, un modello che guarda dentro lo stomaco. Letteralmente. È l’AI medicale che non fa finta di curare ma diagnostica davvero. McKinsey intanto si arrende: la GenAI in azienda fallisce non per colpa dell’algoritmo, ma per colpa della legacy. Sì, ancora lei.
L’Europa rilancia con un report da guerra fredda 2.0: i modelli AI sono dual-use, e stavolta i missili sono righe di codice. La Commissione vede i data center come basi NATO. Meta ci mette 29 miliardi, non per la pace ma per la supremazia nei data center AI. Altro che like e Reels.
OpenAI e Microsoft, da alleati a rivali: il sogno AGI condiviso è diventato una lotta per la paternità del futuro. E con il chip Maia in ritardo, Redmond rischia di finire in fuorigioco nella sfida a Nvidia. L’intelligenza agentica nel frattempo si sgonfia: il 40% dei progetti fallirà entro il 2027. Non per colpa dei modelli, ma degli esseri umani che li hanno pensati come PowerPoint con la parlantina.
La privacy è il nuovo petrolio, ma tutti fanno finta di non vederla evaporare. Meta ora vuole anche le tue foto non pubblicate. L’LLM non è più il problema, è il pretesto. E mentre il Cloud AI Development Act europeo cerca di normare l’aria, l’innovazione scappa via come una startup da un avviso di garanzia.
Sabine Hossenfelder grida al vuoto: stiamo creando una nuova specie e non abbiamo letto il manuale d’uso. Ismail Amla risponde da CEO: l’AI riscrive il contratto sociale, ma nessuno ha letto le clausole in piccolo. Alan Turing, da qualche parte, ride amaro.
Trump vuole l’AI dominante ma dimentica la rete elettrica. Già ora il training di un LLM consuma più di una città. Ma chi se ne importa, purché si vinca la narrativa. Catanzaro ospita un workshop mondiale sull’AI nella medicina personalizzata: no, non è uno scherzo, è un sintomo.
Infine, una nuova mania: vibe coding. Non è uno stack tecnologico, è uno stato mentale. E se Bill Gates lo chiede su X, il mondo tech va in tilt. Perché oggi la domanda giusta non è più “cosa puoi fare con l’AI”, ma “quanto sei ancora umano se la usi davvero bene”.
Seminario Web
Webinar: Analisi del panorama dei data center in Italia e in Europa
1 luglio alle 11:00 CEST | 1 ora
Il mercato europeo dei data center è in rapida evoluzione, formato dalla crescita del cloud, dall'intelligenza artificiale e dalla digitalizzazione. Mentre gli hub tradizionali come Francoforte e Amsterdam sono prossimi alla saturazione, l'Italia si sta affermando come attore chiave, grazie alla connettività strategica, alle infrastrutture in crescita e all'accesso alle energie rinnovabili.
I temi che verranno affrontati:
Perché Milano, Roma e altre città stanno attirando investimenti hyperscale ed edge
Come i cavi sottomarini e la fibra ottica stanno posizionando l'Italia come ponte digitale tra Europa, Africa e Medio Oriente
Quali sfide e innovazioni stanno plasmando il futuro della progettazione e delle operazioni dei data center
Relatori : Gonzalo Martín, Alessandro Gemmo, Eugenio Tranchino
Moderatore : Cristina Galán
Registrazione gratuita: clicca qui
21 strumenti di intelligenza artificiale per blindare (davvero) la tua strategia GTM
Basta con le promesse gonfiate da pitch deck e post su LinkedIn infarciti di buzzword. Questi non sono “tool carini con l’AI”, ma veri acceleratori di crescita. Li stanno usando le squadre che non solo sopravvivono…
Come smettere di copiare prompt e iniziare a dominare l’intelligenza artificiale
Molti stanno ancora usando l’intelligenza artificiale come se fosse il 2023. Copia-incolla il prompt, attendi, copia-incolla la risposta. E si illudono di “fare AI”. In realtà, stanno solo imbalsamando l’inerzia digitale con nastro adesivo tecnologico. Nessuna…
Nel momento in cui leggi queste righe, è già troppo tardi. No, non è uno slogan da film catastrofico. È una constatazione statistica. L’avvento della superintelligenza artificiale non è più una domanda sul “se”, ma sul…
Il copyright è morto. Viva il copyright. Ma solo se lo usi bene
È un’illusione collettiva, quasi affascinante. Due vittorie legali, un sospiro di sollievo a Menlo Park e San Francisco, e un’industria che si aggrappa a parole come “fair use” con la stessa disperazione con cui i vecchi…
C’è qualcosa di profondamente inquietante nell’accendere uno schermo e ritrovarsi bombardati da video “deepfake” di disastri naturali inesistenti, animali che suonano il pianoforte con la precisione di un concertista russo, o paesaggi surreali che sembrano il…
OpenAI full immersion tra Palantir Defence e consulenza corporate
Nel giro di poche settimane OpenAI ha alzato il sipario su una strategia che mescola spionaggio high‑end e consulenza esoterica. Non più il chatbot di quartiere, ma un fornitore di modelli custom per élite, con contratti…
Se il pensiero diventa l’interfaccia, chi progetterà l’invisibile? Neuralink
Alex gioca a morra cinese con il pensiero. Non è un’iperbole, non è una campagna marketing da serie Netflix. È la seconda persona al mondo con un chip Neuralink nel cervello e, stando a quanto mostrato…
L’intelligenza artificiale finirà in tribunale. E questa volta non ci sarà un algoritmo a salvarla
Quando una rivoluzione tecnologica comincia a dipendere da ciò che pensa un giudice di Manhattan, significa che qualcosa è andato storto. Oppure, molto semplicemente, che stiamo entrando nella seconda fase dell’AI economy: quella in cui la…
No, non è l’ennesima trovata di marketing agrodolce di una Big Tech in cerca di visibilità sanitaria. E no, non è nemmeno l’ennesimo paper accademico con risultati straordinari ma inapplicabili. Il modello “Grape”, sviluppato da Alibaba…
C’è un elefante nella stanza, e ha la forma di una piattaforma legacy impolverata, circondata da MVP patchwork che fingono di essere innovazione. Mentre le direzioni IT si affannano a dimostrare che l’intelligenza artificiale generativa non…
European Commision: stiamo entrando in una nuova corsa agli armamenti senza missili, con i modelli
Unlocking the potential of dual-use research and innovation – Ti svegli e la nuova frontiera non è la base militare ma il tuo data center. L’ultimo report della European Commission su dual use non fa diagnosi: fa un’iniezione…
L’Italia ha fatto qualcosa di inaspettato. Per una volta, non è arrivata ultima. Il 25 giugno 2025, la Camera dei Deputati ha approvato il DDL 2316 sull’intelligenza artificiale, rendendo il Bel Paese il primo in Europa…
Italia capitale dell’algoritmo: chi comanda davvero il venture capital tricolore
Non chiamateli influencer. Anzi sì, ma fatelo con un certo rispetto. Perché dietro ogni post su LinkedIn, ogni thread apparentemente casuale su quanto sia figo il nuovo fondo pre-seed “climate & quantum aware”, si nasconde un’aristocrazia…
OpenAI ha un problema. Ed è lo stesso problema che ha ogni gigante tecnologico quando diventa troppo bravo a costruire strumenti intelligenti: la confusione. Non quella di sistema, ma quella degli utenti. In un mondo in…
Microsoft e l’illusione del silicio: il ritardo del chip AI Maia e la sfida a Nvidia
Microsoft ha annunciato un ritardo significativo nella produzione del suo chip AI di nuova generazione, Maia, noto anche come Braga. La produzione di massa, inizialmente prevista per il 2025, è stata posticipata al 2026. Secondo quanto…
La bolla dell’intelligenza agentica: perché il 40% dei progetti AI fallirà entro il 2027
Quando un analista di Gartner ti dice che il 40% dei progetti di intelligenza artificiale agentica verrà cancellato entro il 2027, non sta lanciando un dado: sta puntando il dito contro un’intera industria ubriaca di promesse,…
Privacy e modelli linguistici grandi: il tallone d’Achille delle sintesi automatizzate
In un mondo che corre a velocità supersonica verso l’automazione, i modelli linguistici grandi, gli ormai famigerati LLM, sono diventati la nuova frontiera per trasformare montagne di dati in riassunti intelligibili e digeribili. La promessa è…
Sabine Hossenfelder: Stiamo creando una nuova specie e non abbiamo nemmeno letto il manuale
La coscienza, ci dicono da secoli filosofi, teologi e neuroscienziati, sarebbe il tratto distintivo dell’uomo. Una qualità emergente, forse divina, probabilmente non replicabile, sicuramente nostra. Ma questa convinzione, che continua a sopravvivere anche nei più raffinati…
Ismail Amla: Come l’AI generativa sta riscrivendo il contratto sociale dell’innovazione
Leadership Talk Nel 1997, quando Deep Blue batté Kasparov, qualcuno mormorò che le macchine non avrebbero mai superato l’intuizione umana. Oggi, mentre ChatGPT sforna codice e strategie aziendali meglio di un middle manager, è evidente che…
Se pensavate che Neuralink fosse la frontiera indiscussa delle interfacce cervello-computer invasive, la realtà cinese vi farà ricredere. Un team della Nankai University ha appena inaugurato una nuova era nella neurotecnologia, realizzando il primo trial umano…
Meta vuole anche i tuoi ricordi non pubblicati: l’IA si insinua nei meandri della tua fotocamera
La privacy digitale non è più un concetto: è un ricordo sfocato, sepolto tra i selfie del 2014 e le foto mai condivise di un aperitivo con amici che oggi non sentiremmo neanche su WhatsApp. Se…
Trump accelera sull’intelligenza artificiale, ma a spese della rete elettrica americana
Da un report di Reuters Venerdi. Donald Trump, campione del deregulationismo applicato al XXI secolo, ha deciso che l’intelligenza artificiale non deve solo evolvere: deve dominare. E come spesso accade nelle epopee americane, non si guarda troppo ai danni collaterali.…
Leadership Talk C’è una strana sindrome, tutta europea, che potremmo definire “burocrazia salvifica”. Una fede incrollabile nella capacità taumaturgica della regolamentazione di sistemare ciò che il mercato, la competizione, la libertà d’impresa e, diciamolo pure, il…
Grazie a Giorgia ZuninoGiorgia Zunino per la segnalazione. Si è concluso il primo workshop internazionale su Intelligenza Artificiale e Biopsia Liquida nella Medicina Personalizzata, e no, non si è trattato di una conferenza accademica qualsiasi con…
Alan Turing l’aveva già previsto. Rivista.AI lo ha visto succedere
Sylicon Valley Insights Nel 1950, quando il mondo ancora credeva che l’intelligenza fosse un’esclusiva della carne e del sangue, Alan Turing scriveva una frase che avrebbe incendiato ogni dibattito futuro sull’intelligenza artificiale: “Can machines think?”. Non…
Quando OpenAI e Microsoft si guardano in cagnesco
Sylicon Valley Insights All’inizio sembrava una favola hi-tech. La startup più brillante del mondo dell’intelligenza artificiale e l’azienda più potente del cloud computing si tenevano per mano, correvano insieme verso il tramonto AGI, e promettevano al…
Quando basta qualche riga d’odio per strappare la maschera all’intelligenza artificiale
Non servono milioni di prompt sofisticati o piani da supercattivo hollywoodiano per piegare l’intelligenza artificiale alla propaganda razzista o all’odio sistemico. Basta qualche pagina di testo ben piazzata, un fine-tuning chirurgico sopra una montagna di conoscenza…
Vibe coding, quando la programmazione diventa uno stato mentale e un acronimo da hacker
Bill Gates fa una domanda su X e il mondo tech entra in modalità panico controllato. “Cosa significa VIBE in VIBE Coding?”, chiede il 3 giugno 2025. Nessuna emoji, nessun tono ironico. Solo quattro parole che…
Meta scommette 29 miliardi per finanziare la sua guerra dei data center AI
Meta ha appena alzato l’asticella: punta a raccogliere 29 miliardi di dollari da investitori privati per alimentare la sua corsa all’intelligenza artificiale, riprogettando grossi data center negli Stati Uniti. Non è un sogno utopico, bensì la mossa…